giovedì 13 ottobre 2016

certo oggi si sta meglio rispetto al passato ma prova a fare il bagno nel fiume

progresso, qualche domanda. Per quanto mi riguarda quello tecnologico serve a ben poco, anzi potrebbe pure fare danni se non avviene contemporaneamente a quello del pensiero,  a quella crescita culturale indispensabile affinchè non si manchi mai di riflettere prima di accettare passivamente ogni cambiamento come fosse sia ineluttabile che positivo…lo spirito critico è più che mai necessario e dovrebbe essere continuamente coltivato.  la cosa che viene continuamente sollevata quando si discute di argomenti simili è  che rispetto al passato si viva molto di più, ma raramente ci si sofferma sulla qualità di quella vita… a parte che di quello che accadrà domani, se sarà ancora così, credo sia  difficile prevederlo, viste le condizioni economiche (e non solo) in cui versiamo, siamo davvero sicuri che questo sia sempre e in ogni caso un bene? Certo posso solo fare supposizioni ma da quello che vedo e sento in giro mi pare che molti siano già con il fiato corto a metà strada, demotivati, delusi,…non il male di vivere del poeta melanconico, dell’artista ma quello del criceto in gabbia, che pare non accorgersi della sua condizione, costretto a correre senza spostarsi di un centimetro. Senza la curiosità, la mente aperta, un pizzico di “joie de vivre”, (certo anche la salute e qualche denaro da spendere) penso sia inutile arrivare a 100 anni perché se hai vissuto con il cuore cieco per 40 anni temo che difficilmente comincerai a vedere negli anni successivi.    


"Be', devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un'ottima domanda. Be', esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... il buon vecchio Groucho Marx tanto per dirne una, e Joe DiMaggio e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potato Head Blues... i film svedesi naturalmente... L'educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere dipinte da Cézanne, i granchi da Sam Wo, il viso di Tracy.." (Woody allen da Manhattan, 1979)

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