mercoledì 27 febbraio 2008

AMARCORD





Amarcord di quando c'erano ancora i cinema a Rimini, dei brustolini, delle rotelle di liquirizia, dei lupini, dell'uomo dei gelati a fine primo tempo, delle "maschere" che ti accompagnavano nell'oscurità( si entrava allora anche a film iniziato) con la loro torcia, ai posti ancora liberi..permesso, permesso... Amarcord dei pomeriggi con gli amici, dei primi film vietati ai 14 e dei primi baci con la morosa, in fondo alla sala per stare appartati... amarcord, amarcord....
Amarcord del cinema Capitol in via Cairoli che stava davanti a quello che prima era il cinema Italia, amarcord degli schiamazzi che noi ragazzi facevamo - per mascherare la commozione che ci prendeva alla gola - durante la proiezione di "Love Story"... Amarcord di un film con Giuliano Gemma e Nino Benvenuti - che scazzottate - che io e Gloriano siamo stati obbligati ad andare a vedere perché non ci avevano fatto entrare al Supercinema dove proiettavano il "Merlo maschio" con Lando Buzzanca - vietato ai quattordici... Ora ci sono uffici e non c'è rimasta la minima traccia di quello che fu quella struttura per tanti anni.Amarcord del cinema Eliseo dove Carlo faceva la Maschera e a volte il proiezionista e qualche volta ci faceva entrare Gratis... L'ho spesso invidiato... potersi vedere tutti quei film senza dover pagare il biglietto e tutte le volte che voleva!
A proposito di proiezione vi ricordate che magia emanava quel fascio di luce che si dirigeva, come un laser di qualche astronave aliena, verso lo schermo bianco, e il rumore meccanico del proiettore? Anche l'Eliseo è stato abbattuto! Amarcord ancora delle macerie e del vuoto che si era creato.
Amarcord del Supercinema, lungo il Corso, prima di arrivare in Piazza Cavour ( venendo dal Ponte di Tiberio)...del suo lungo corridoio con affissi i manifesti, della cassa in fondo, poi si girava a sinistra e si entrava...nessuno dalla strada - se non fosse stato per l'insegna - avrebbe immaginato che dentro quell'edificio si nascondesse un cinema.
Amarcord di quante volte sono dovuto tornare indietro, umiliato perché non dimostravo i fatidici quattordici anni!
La beffa era che nel mio gruppo di amici ero il più grande ma siccome non "dimostravo"( magari fosse ancora così!) ero spesso costretto a rinunciare...Chi crederebbe che quello che oggi i ragazzi vedono in un banalissimo programma televisivo, durante uno spot pubblicitario, era allora motivo di censura!
Amarcord ancora dei singhiozzi a stento trattenuti, delle soffiate di naso, degli occhi lucidi durante il film " L'ultima neve di primavera" un film tremendo e tragicissimo- con Agostina Belli(..."Una micidiale macchina strappalacrime, assolutamente insopportabile"... dal Mereghetti).- Questo sì da vietare...ma a tutti!-. Ahimè, anche il supercinema ha chiuso i battenti!!
Amarcord del Modernissimo in via Gambalunga, davanti( un po' più in là) alla "pizzeria del secolo"..ora c'è una profumeria - ne sentivamo il bisogno?- Amarcord del Sant'Agostino, sempre in via Cairoli di fianco alla Chiesa, ricordo i film di godzilla contro King-Kong e poi recentemente dei film d'essai, della cortesia familiare della signora alla cassa che fra i due tempi ti chiedeva le impressioni sul film... Anche il Sant'agostino ha interrotto la programmazione!
Amarcord, mi ricordo di tutti questi luoghi e se devo essere sincero mi mancano davvero tanto, e non è soltanto la malinconia quella che mi pervade ma anche una profonda amarezza per la disinvoltura con cui si chiudono e si abbattono questi luoghi carichi di memoria con cui molti riminesi hanno convissuto per molti anni della loro vita.

Lo so i tempi cambiano e anche la fruizione del cinema è mutata...il nuovo avanza inesorabile e allora ecco le multisale, i blockbusters, le multifile,i bidoni di pop corn in cui immergere la testa (costano più del film), il caldo infernale,il suono assordante,le poltrone comode, i posti obbligati ecc. ecc.
Vedo tutto questo e lo accetto, non lo condivido ma lo accetto, ma una sola cosa vi chiedo- chiunque voi siate - non fatemi aggiungere al lungo elenco dei ricordi l'ultimo cinema di Rimini che è davvero il simbolo cinematografico della nostra città:
IL FULGOR.Vi prego, il Fulgor, no!

giovedì 21 febbraio 2008

il senso della vita

Ma che diamine, neanche un briciolo di solidarietà per il pre - pensionato De Mita che a neanche 80 anni si vede costretto, per non interrompere una carriera appena avviata, a passare con chi fino a ieri era considerato un avversario, perché come tutti sanno, quello che conta davvero in politica,è il rispetto verso se stessi poi -forse - verso gli altri.
Questo è quel che si dice vero senso del dovere, mica come quei muratori, meccanici, infermieri, postini,operatori ecologici ecc. ecc. che se ne vogliono andare a poltrire
dopo appena 40 anni di lavoro.
E che dire dell'eleganza dimostrata al momento del congedo dai vecchi compagni,pardon, amici:
"Sono entrato nel Pd nonostante le molte perplessità. Adesso divento vittima di criteri di selezione della classe dirigente fondati sull'età e non sull'intelligenza politica. Per questo ritengo di non poter più partecipare ad un progetto che giudico inconsistente perchè fonda la sua prospettiva più sul desiderio che sulla realtà"...
"Per questo motivo - conclude De Mita - non sarò più con voi ma contro di voi".

Una domanda - davvero ingenua e forse un tantino ignobile - mi sorge spontanea: - ma se lo avessero messo in lista, il nostro caro onorevole avrebbe fatto le stesse riflessioni sul progetto PD?
La risposta a cotanta malafede arriva immediata:
"come il poeta spagnolo che morirà con la chitarra in mano, io quando morirò farò l'ultimo comizio elettorale"....a Porta a Porta?
Non è un immagine commovente??!!

Forse non sa il nostro caro on. che ci sono persone di 50 anni che hanno perso il lavoro e sono costretti a elemosinare uno straccio di occupazione, non perché il lavoro nobiliti l'uomo o per una sorta di gratificazione personale ma soltanto perché
si fa fatica ad arrivare alla fine del mese o perché si ha un mutuo da pagare o i figli da mandare all'università ecc. ecc. e che forse - loro - ci muoiono davvero sul lavoro, pur non desiderandolo affatto!

lunedì 11 febbraio 2008

M’ILLUMINO DI MENO 2008


Quest'anno anche Rimini ha aderito alla Giornata Internazionale del Risparmio Energetico

IL DECALOGO DI CATERPILLAR
Per il quarto anno consecutivo Caterpillar, il noto programma di Radio2, in onda tutti i giorni dalle 18 alle 19.30, lancia per il 15 febbraio 2008 "M'illumino di meno", una grande giornata di mobilitazione internazionale in nome del risparmio energetico.
Dopo il successo delle passate edizioni, Cirri e Solibello, i conduttori di Caterpillar, chiederanno nuovamente ai loro ascoltatori di dimostrare come il risparmio sia una possibilità concreta e reale a cui attingere oggi stesso per superare i problemi energetici che assillano il nostro paese e gran parte delle nazioni del pianeta. L'invito rivolto a tutti è quello di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili il 15 febbraio 2008 dalle ore 18. Semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, astrofili, società sportive, gruppi scout, istituzioni, associazioni di volontariato, università, cral aziendali, ristoranti, negozianti e artigiani uniti per diminuire i consumi in eccesso e mostrare all'opinione pubblica come un altro utilizzo dell'energia sia possibile.

Nelle precedenti edizioni "M'illumino di meno" ha contagiato milioni di persone impegnate in un'allegra e coinvolgente gara etica di buone pratiche ambientali. Lo scorso anno il "silenzio energetico" coinvolse simbolicamente le piazze principali di tutt'Italia: a Roma si spensero il Colosseo, il Pantheon, la Fontana di Trevi, il Palazzo del Quirinale, Montecitorio e Palazzo Madama, a Verona l'Arena, a Torino la Basilica di Superga, a Venezia Piazza San Marco, a Firenze Palazzo Vecchio, a Napoli il Maschio Angioino, a bologna Piazza Maggiore, a Milano il Duomo e Piazza della Scala, a Pisa Piazza dei Miracoli, a Siena Piazza del Campo, a Catania Piazza del Duomo, ad Agrigento la Valle dei Templi, e centinaia di altre piazze in centinaia di altri comuni grandi e piccoli, grazie al prezioso aiuto dell’ ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.

La campagna di "M'illumino di meno 2008" inizierà il 15 gennaio e si protrarrà per un mese fino al 15 febbraio (vigilia dell'anniversario dell'entrata in vigore del protocollo di Kyoto), dando voce al racconto delle idee più interessanti e innovative, in Italia e all'estero, per razionalizzare i consumi d'energia e di risorse, dai piccoli gesti quotidiani agli accorgimenti tecnici che ognuno può declinare a proprio modo per tagliare gli sprechi.

Sul sito internet del programma www.caterueb.rai.it, sarà possibile segnalare la propria adesione alla campagna, precisando quali iniziative concrete si metteranno in atto nel corso della giornata, in modo che le idee più interessanti e innovative servano da esempio e possano essere riprodotte dagli altri aderenti.
Quest'anno la campagna "M'illumino di meno" è patrocinata Ministero dell'Ambiente e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La redazione di Caterpillar

domenica 10 febbraio 2008

gran bel film!




Cinzia ed io siamo appena rientrati a casa dopo aver visto "Into the wild" l'ultimo "lavoro" di Sean Penn.Un gran bel film davvero! Luca e Fabio ( our sons) erano andati a vederlo la settimana scorsa e ce lo avevano caldamente consigliato...Un consiglio che naturalmente giro a tutti gli amici.E' un film che lascia il segno..pensate che a fine proiezione, mentre i titoli di coda scorrevano, le persone in sala si erano alzate ma come inebetite rimanevano immobili, in piedi, come se volessero trattenere un po' di quelle emozioni provate fino a qualche instante prima. Due ore e venti trascorse trasudando le più svariate sensazioni, accompagnati magistralmente dalla musica di Michael Brook e dalle canzoni -azzeccatissime - di Eddie Vedder. Ho provato davvero differenti stati d'animo : tenerezza per quel ragazzo che voleva un mondo diverso, paura ( dei possibili errori commessi come genitori), un poco d'invidia per non aver - forse - osato abbastanza, gioia, incanto, rispetto - nel vedere quanto il mondo possa essere luogo meraviglioso, terribilmente meraviglioso( la fotografia è incredibile) -, angoscia e commozione davanti alla natura, all'umanità che può esserci in ognuno di noi e ... insomma credo che basti...cosa volete di più da un film?
Buonanotte. Stefano

p.s. particolarmente consigliato a: agli yuppies, agli arrampicatori sociali, ai berluscones, ai cinici, a tutti i "caporali" del mondo,a quelli cheee - sontuttecazzate -, a quelli cheee - ma insomma quando cresci -, a quelli cheee - non facciamo poesia - ,a quelli chee - hanno smesso da tempo di essere coglioni -, a quelli chee - io ce l'ho durissimo -,a quelli cheee - non gli scende una lacrima manco morti -,a quelli chee - dubbi davvero mai -,a quelli chee - il bambino dentro l'hanno ucciso già da un pezzo -, a quelli cheee - fan quadrare il cerchio e c'han le palle quadrate -, a quelli cheee - pensano che un film sia soltanto un film, a quelli chee
- è l'una di notte e se ne stanno ancora qui a cazzeggiare con il blog.................................................................................

giovedì 7 febbraio 2008

"scorderia " ma non solo

Ieri sera al caffè letterario "Assenzio" c'è stata la proiezione di un libro fotografico "La Corderia di Viserba, centocinquanta anni di storia e di lavoro". Il libro ci porta , attraverso le immagini di Gabriele Bernardi e curato da Stefano Tonti, all'interno di quello che è probabilmente il più importante sito di archeologia industriale del Riminese. Durante la visione ci si trova proiettati in una realtà sconosciuta - forse immaginata - ma davvero affascinante: la natura selvaggia si è impossessata - diventando bosco - degli spazi, di quello che resta dei macchinari dell'antica Corderia avviluppandosi attorno agli edifici in rovina con la sua forza prepotente forse anche con l'intento di voler un po' proteggere quel luogo carico di memoria e di storia abbandonato per 60 anni.
Si resta davvero meravigliati , alla visione di alcune pitture che come affreschi decorano ancora alcune pareti come testimonianze di un recente passato quando quel luogo era stato utilizzato come campo di prigionia...
Dopo aver visto quelle suggestive immagini -alcune per me davvero inedite - ho provato una profonda amarezza nello scoprire o meglio nel vedere confermare quello che fino a ieri erano soltanto timori:a breve - si parla di fine estate -
quell'area sarà destinata ad essere quasi completamente abbattuta per lasciare spazio a nuovi edifici residenziali e commerciali.

La serata è poi proseguita con la visione del progetto e relativa discussione.
Diverse sono state le opinioni su quello che si potrebbe realizzare in quello spazio: c'è chi vorrebbe intervenire in maniera leggera e creare un percorso nella natura, chi vorrebbe fossero salvaguardate e restaurate le strutture per adibirle in spazi museali, chi invece lascerebbe - visione alquanto romantica - tutto così come è ... Certo opinioni diverse... ma tutti si sono trovati d'accordo nel giudicare quello che probabilmente è oramai quasi inevitabile, una cosa assurda e ignobile che risponde alle solite logiche speculative.
Purtroppo l'area è quasi interamente privata e il proprietario possiede tutti i permessi necessari - da quelli della sovrintendenza a quelli dei beni culturali e a a quelli comunali - per procedere nella sua opera distruttrice senza nessun impedimento nel pieno rispetto della legge.
E' davvero incredibile il senso di frustrazione e di impotenza che si prova ogni volta davanti a qualcosa di ineluttabile.

La serata è proseguita ma a un certo punto qualcosa ha cominciato a stridere, almeno secondo me.
Nel dibattito per lo più piuttosto interessante alcune cose non mi sono piaciute.
Ho trovato un atteggiamento da parte di alcuni piuttosto snob e lontano dalla realtà e ho capito perché spesso c'è distanza tra il pensiero comune e "l'intellighenzia culturale"che pur essendo mossa da fini alquanto nobili riguardo alle "cose" spesso ha un atteggiamento davvero superficiale nei confronti delle persone.

C'è stato un momento in cui io, che ero lì per lo stesso intento, obiettivo, degli altri partecipanti ho sentito un lieve disagio ed è stato quando alcuni - per motivare giustamente il proprio disappunto per le scelte urbanistiche degli ultimi anni nella nostra città - si sono lanciati ad invettive che rasentavano l'insulto anche verso chi come me ha scelto - si fa per dire - di abitare in un quartiere di recente costruzione ( Peep Viserba) situato nelle vicinanze della corderia criticando aspramente - forse anche giustamente - quella tipologia di abitazioni e indicandole come l'icona dell'impoverimento, del degrado socio -culturale della nostra città domandandosi chi fossero quegli stolti che avevano deciso di andarci a vivere.
Ora, chiaramente io sono di parte ma mi chiedo, anzi vi chiedo: pensate davvero che la degenerazione culturale della nostra città sia cominciata con il Peep di viserba?
Dove sono gli insediamenti, le case degli ultimi 20, 30, 40 anni degni di essere presi ad esempio come modelli architettonici?
Badate non voglio certo difendere chi ha progettato quelle abitazioni ma onestamente pensate davvero che abbiano contribuito a deturpare così tanto il paesaggio abitativo circostante. Basta fare un giro a piedi per tutta la città per rendersi conto che le ultime "belle case" sono probabilmente quelle degli anni 20 - sia a viserba come a rimini- Basta passeggiare sulla battigia e spalle al mare guardare oltre la spiaggia per provare un senso di profonda amarezza... ma ora sembra che l'unico scempio - una sorta di capro espiatorio edile - sia il peep che non sarà certo una meraviglia ma non credo nemmeno debba essere additato come il monumento alla cementificazione della nostra città visto che è forse uno degli agglomerati urbani con più verde, con più spazio tra un'abitazione e l'altra...Da non trascurare poi che chi ha scelto quella soluzione lo ha fatto soprattutto per motivi strettamente economici! Certo si poteva e si doveva fare meglio, ma questo non giustifica chi nell'impeto oratorio per perorare una causa più che giusta offende persone che non hanno certo colpe, rovinando a mio avviso quella che doveva essere una bella serata carica di nobile indignazione...

Concludo dicendo che fra belle case e belle persone state pur certo che sceglierò sempre queste ultime e non è detto che abitino tutte in case coloniche restaurate o vecchi appartamenti cittadini magari con il cortile interno.
Scusate lo sfogo ma ho sempre pensato che chi si muove per giuste cause debba avere un anima altrettanto nobile. Lo so, niente di nuovo: sempre il solito dilemma fra etica ed estetica.


p.s. Se qualcuno avesse qualche idea per salvare la Corderia la tiri fuori....non ci resta più molto tempo! Ciao. Stefano

venerdì 1 febbraio 2008

avviso ai naviganti


L'attesa serata "la scorderia" sulla vecchia corderia di viserba si terrà presso il caffè letterario Assenzio Via Bilancioni 14 a/b- Rimini il 6 febbraio alle ore 21,15 Partecipate! Ciao